Alcuni studiosi fanno risalire le origini di Halloween a una antica celebrazione celtica, la festa di Samhain. Come tutte le antiche popolazioni, i celti scandivano il tempo seguendo i cicli delle stagioni. La festa di Samhain segna il passaggio dalla fine dell’estate all’inverno e indica il tempo degli ultimi raccolti per riporre le provviste da utilizzare durante la stagione fredda.

Probabilmente era la festa più importante e rappresentava anche uno speciale momento di passaggio. In questo periodo i celti credevano che il confine tra il regno dei vivi e quello dei morti si assottigliasse permettendo una connessione tra i due mondi. Così Samhain era il tempo per onorare i morti e comunicare con loro.

Nella nostra regione la zucca è un ortaggio molto diffuso che in inverno compare in molte ricette caratteristiche. La tradizione dice che anche da noi in novembre si scavavano le zucche per mettervi una candela all’interno. Poi venivano poste sui davanzali o lungo i fossati per illuminare la strada ai defunti e per protezione dai loro dispetti. Erano chiamate “lumere” o “suche baruche”.

Si preparava anche uno speciale “piatto dei morti” con marroni, castagne, fave e dolci da lasciare sul davanzale come dono alle anime dei propri cari.